Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, Lungarno Sonnino – Pisa
050-41515
Splendido esempio di architettura romanico-pisana è stata recentemente ristrutturata e restituita alle forme essenziali.
Il grandioso interno è spartito in triplice ordine da poderose colonne di granito e capitelli con figure arcaiche.
Storia della Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
Annoverata tra i capolavori del romanico pisano venne fondata verso il 925 ed è attestata dal 1032; il convento è documentato dal 1147. Durante la costruzione della cattedrale, fu concessa la facoltà di esercitare il culto e le pubbliche funzioni nelle grandi solennità in San Paolo a Ripa d’Arno.
Appartenne ai monaci di san Benedetto e dal 1092 fu sede dei monaci Vallombrosani. Alla metà del XII secolo fu ampliata in forme analoghe al contemporaneo Duomo. In seguito la chiesa e il monastero furono affidati in commenda al cardinal Landolfo Marramauro e, nel XVI secolo furono assegnati all’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Con la soppressione dell’ordine, la chiesa divenne parrocchia.
Nell’Ottocento furono apportati diversi restauri, ma l’edificio subì alcuni danneggiamenti durante la seconda guerra mondiale e pertanto fu nuovamente restaurato tra il 1949 ed il 1952. Proprio a seguito degli interventi postbellici furono demoliti gran parte degli edifici che si trovavano in aderenza alla chiesa, presso la cappella di Sant’Agata.
Descrizione Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
La struttura è a croce egizia (o commissa) absidata, a tre navate con cupola all’incrocio del transetto.
All’esterno, nel rivestimento marmoreo a fasce bicrome sono reimpiegati marmi romani, che tuttavia non seguono tutto il perimetro della chiesa, lasciando intuire la presenza dell’attiguo convento dei frati, oggi scomparso, sul lato meridionale dell’edificio.
La facciata a due spioventi, con lesene, archi ciechi e tarsie marmoree e tre ordini di logge, con cornici marcapiano scolpite, fu completata nel XIV secolo da Giovanni Pisano.
L’interno, articolato per mezzo di colonne e archi lievemente acuti, è assai spoglio ed il soffitto è costituito da una leggera orditura lignea a vista. Si segnalano: sarcofago romano del IV secolo usato come tomba medievale; Crocifisso su tavola del XIII secolo; affreschi di Buffalmacco e Madonna col Bambino e santi di Turino Vanni (XIV secolo).